Mio marito continuerà a vivere nella luce

La signora Linda ha recentemente ricevuto dai laboratori svizzeri della società Algordanza (che opera anche in Italia) un diamante ricavato dalle ceneri di cremazione del proprio marito, Alessandro.

Il corpo dopo la morte: la tanatoprassi

Tanatoprassi , un trattamento post-mortem con cui si pratica la cura igienica e di conservazione del corpo per un ricordo sereno dell’aspetto del proprio caro e attenuare il dolore della perdita.

Il cimitero è morto. Parte quinta

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Il cimitero non è il posto dove si possa elaborare un lutto, non è un luogo della memoria del defunto, ma una sorta di discarica per la raccolta e il trattamento di rifiuti speciali: le salme degli umani. Bisogna pensare a forme più “pulite”.

Il cimitero è morto. Parte quarta

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A cosa serve continuare ad alimentare quest’idea che i morti devono stare con i morti? I cimiteri non sono luoghi di riflessione e neppure di armonia con il ricordo del caro estinto. no spazio non a buon mercato e che per di più non serve a nulla.

Il cimitero è morto. Parte terza

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Dal punto di vista di un’ecologia razionale, non c’è alcun dubbio che la cremazione riduce l’impatto ambientale. Si tratta di una scelta di maturità civile e sociale che rispetta il prossimo e l’ambiente e che dovrebbe essere incentivata.

Il cimitero è morto. Parte seconda

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Il problema dei cimiteri esiste eccome, tra qualche anno i decessi supereranno le nascite e i posti sono limitati. Dove metteremo tutti questi morti?

Il cimitero è morto. Parte prima

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Ci siamo mai chiesti a cosa servono i cimiteri e soprattutto a chi servono? Essi rappresentano duplicati raccapriccianti dei nostri sobborghi di periferia.