corrieredelmezzogiorno.corriere.it – 1 settembre 2013. Di Gabriele Bojano. Diamante dalle ceneri di cremazione

Il caro estinto diventa un diamante: a Eboli le nuove frontiere «funerarie». Diamante dalle ceneri di cremazione

Al congresso nazionale degli esperti di settore sarà presentato il nuovo progetto di Algordanza

Diamante dalle ceneri di cremazione

Salerno – Trovato finalmente il modo per chiamare “tesoro” il proprio partner anche quando non c’è più: consiste nel “diamantificarne” le ceneri di cremazione. […] C’è un’azienda, si chiama Algordanza Italia Srl, rappresentante italiana della multinazionale svizzera Algordanza Ag, che dal 2004 opera a livello internazionale con la diamantificazione delle ceneri.

«Il meeting – spiega Christina Sponza, responsabile del marketing, che sarà ad Eboli con Federico Pagliari, responsabile commerciale – è l’occasione per Algordanza di affrontare il mercato del Sud Italia, finora rimasto ai margini di un business che sta riscuotendo notevole successo in Giappone, in centro Europa (Germania, Svizzera e Austria) e che ha già incontrato molto interesse nell’Italia centro-settentrionale». Dal 2010, anno in cui si è cominciato a commercializzare il Diamante della Memoria anche in Italia, la produzione di preziosi ricavati dalle ceneri umane è stata di circa dieci pezzi all’anno. Tutt’altre cifre in Svizzera dove il Diamante della Memoria è considerato una forma di sepoltura e si viaggia alla media di più di mille pezzi in un anno.

La clientela? Estremamente eterogenea per religione, età e livello economico. Ma come è possibile trasformare il «de cuius» in un diamante? «Semplice – riprende Sponza – il corpo umano contiene carbonio e il diamante è fatto esclusivamente di carbonio. Si tratta solo di estrarre il carbonio dalle ceneri e ricreare nei laboratori le medesime condizioni di temperatura e pressione che in natura portano alla formazione dei diamanti». Su richiesta è possibile eseguire un’incisione laser.

Oltre ad essere un po’ perplessi, siamo estremamente pratici: ma tutta questa lavorazione certamente costerà molto di più di un funerale seppure in pompa magna, no? «Non è mica detto – incalza la responsabile marketing – si parte da un minimo di 3.500 euro, Iva esclusa, per il diamante più piccolo, un quarto di carato, pari a quattro millimetri di diametro, e si arriva a un massimo di 13 mila euro per un diamante di un carato, pari a 7,5 millimetri di diametro. Ma volete mettere il fatto che un diamante lo potete portare sempre con voi, è definitivo e imperturbabile nel tempo». Già, è vero, dimenticavamo: un diamante è per sempre.

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