La rubrica dedicata alla normativa funeraria, curata da Nicholas Cavalca, nasce con l’obiettivo di offrire un punto di riferimento chiaro e affidabile, sia per gli addetti ai lavori sia per chi – spesso in momenti di fragilità – si trova ad affrontare le implicazioni burocratiche e amministrative legate alla morte di una persona cara.

Il settore funebre è uno dei settori più regolamentati in Italia. Quando un proprio caro viene a mancare, inizia a muoversi una macchina complessa fatta di leggi, articoli, certificazioni e responsabilità ma spesso molti di questi passaggi di normativa funeraria restano sconosciuti alla maggior parte dei cittadini e talvolta anche a chi lavora nel settore.

Articolo dopo articolo, verranno affrontati i principali temi della normativa funeraria italiana, con uno sguardo anche alle realtà internazionali, spiegando nel dettaglio le varie possibilità di sepoltura e le documentazioni necessarie per l’organizzazione di un funerale.

Tratteremo tutto ciò con Nicholas Cavalca, titolare dell’omonima impresa funebre a Parma ed esperto di normativa funeraria.

«Nella mia esperienza ho imparato che l’organizzazione di un funerale non è fatta solo di sensibilità, ascolto e cura verso i familiari, ma richiede anche una solida conoscenza normativa e la capacità di orientarsi tra obblighi, tempistiche e procedure che il nostro ordinamento prevede. Nel tempo mi sono accorto che tutto questo, spesso, viene vissuto come una fredda burocrazia e da lì è nato un vero interesse personale, quasi una passione, per la normativa funeraria e la sua divulgazione. Un interesse che in modo naturale mi ha portato a condividere ciò che imparavo anche fuori dal mio lavoro quotidiano: sui social, (come NikFuneralManager) attraverso parole semplici e dirette, ho iniziato a raccontare tutto ciò che riguarda il “dietro le quinte” delle norme che regolano i funerali, partendo dalla “Bibbia” del settore funebre italiano, il D.P.R. 285/90, alle disposizioni di polizia mortuaria, dai regolamenti comunali alle autorizzazioni per trasporti, cremazioni, sepolture, cercando anche di confrontarmi con realtà internazionali di paesi lontani andando a mettere in luce le differenze normative e culturali nel momento del lutto e nel disbrigo delle pratiche di morte. Cerco di spiegare tutto questo non come un tecnico che legge una circolare, ma come un professionista che ogni giorno vive queste regole nel concreto, accanto alle persone, nel momento più fragile della loro vita».